17 marzo 2009

San Patrizio: storia e stout

Il 17 marzo non è un giorno qualunque nel mondo della birra: è il giorno di San Patrizio, patrono delle verdi terre d'Irlanda. Nato da una nobile famiglia romana in Scozia (a Kilpatrick) nel 387, con il nome di Maewyin Succat, s'imporrà più tardi il nome latino di Patrizio. Rapito quando aveva sedici anni da pirati irlandesi, fu venduto come schiavo al re del North Dàl Riada, nell'odierna Irlanda del Nord. Per sei anni lavorò come pastore nella contea Antrim, dove apprese la lingua gaelica e le pratiche dei druidi. Un giorno dopo 6 anni di cattività e due tentativi falliti, ribellandosi al proprio padrone, Patrizio riuscì a scappare e percorrendo a piedi 184 miglia, si imbarcò clandestinamente su di una nave diretta in Inghilterra. E come suo padre e suo nonno prima di lui, si avvicinò alla Chiesa e così, recatosi in Francia, fu consacrato Vescovo da Germano d'Auxerre. Nel 432 Papa Celestino I gli affidò la missione d' estirpare dall'Irlanda il paganesimo e convertire l'intera nazione alla cultura cattolica. Fu spesso minacciato di morte, catturato e condannato, ma riuscì comunque a portare avanti la sua missione con sorprendente successo. Il santo percorse l'intera Irlanda, predicando e insegnando nella lingua locale, fondando abbazie e monasteri, soccorrendo i bisognosi e operando miracoli: nacque così la corrente separata del Cristianesimo celtico. Infatti, per conservare le radici e le tradizioni storiche del popolo irlandese, nonché per un suo attaccamento alla religione celtica, Patrizio favorì la combinazione di molti elementi cristiani e pagani. Per esempio introdusse il simbolo del sole sulla croce latina, facendo diventare la croce celtica simbolo del Cristianesimo di quelle zone. La sua storia è legata anche al simbolo dell'isola, il verde shamrock of Ireland: grazie ad un trifoglio infatti, si racconta che San Patrizio abbia spiegato ai pagani irlandesi il concetto cristiano della trinità, sfogliando le tre piccole foglie unite in un unico stelo. Sulla data e il luogo sua morte non si hanno certezze storiche, ma avvenne circa nel 461. Il suo corpo, conteso da varie città, fu affidato a una coppia di buoi che, senza guida, lo depose a Down nell'Irlanda del Nord, che da allora cambiò il nome in Downpatrick e dove un'immensa statua del Santo veglia sulla sua Irlanda. In tutto il mondo il giorno di San Patrizio diventa un'occasione per allegre bevute delle grandi scure irlandesi e quindi oggi parliamo di Stout, per precisione delle dry stout irlandesi (in gaelico leann dubh). Nere e impenetrabili, dal gusto secco e asciutto, con bassa carbonazione, hanno una schiuma cremosa e molto persistente. Le classiche forti note di caffè e liquirizia sono dovute all'ultilizzo di orzo e malti tostati, a cui si deve anche il colore scuro e anche l'amaro spiccato, più che al luppolo, si deve all'uso dei grani torrefatti. Molto caratteristica dello stile è una certa cremosità e morbidezza al palato. Inutile dire che è la St. James's Gate Brewery fondata nel 1759 da Arthur Guinness a Dublino, la più nota e importante fabbrica di stout al mondo. La Guinness non conosce crisi, basti pensare all'impressionante crescita del 7% delle vendite registrate nella sola seconda metà del 2008. Quest'anno peraltro si celebrano i due secoli e mezzo di vita della Guinness che festeggerà San Patrizio e l'anniversario con la vendita solo oggi, è stato calcolato, di circa 13 milioni di pinte della sua celeberrima stout. Un paio di queste sono le vostre?

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