13 novembre 2008

Allsopp’s Arctic Ale

Ogni tanto si sente qualche lamentela sui prezzi delle birre artigianali. Vi siete mai chiesti quale sia la più preziosa, la più rara? Io no, sarà perchè quelle che bevo già sono ottime o forse perchè invece di collezionarle, le birre preferisco scolarmele. Comunque mai sentito parlare della Samuel Allsopp & Sons? Trattasi di una delle colonne portanti della storia birraria d'Inghilterra, nata nel 1740 in quella leggendaria culla di birre che è Burton upon Trent e scomparsa intorno alla metà del secolo scorso, rimasta per decenni uno dei principali birrifici delle terre d'Albione, tra i primi in assoluto specializzati nella produzione delle birre "coloniali" per eccellenza: le I.P.A. La classica forte luppolatura delle Indian pale ale consentiva una lunghissima conservazione della birra, durante gli interminabili viaggi per nave nell'Inghilterra del XVIII secolo. Oltre alla funzione amaricante di contrasto al malto e quella di fornire al mosto aromi e profumi sempre diversi, fondamentale infatti il ruolo che il luppolo gioca anche come conservante del tutto naturale che permette di mantenere a lungo le caratteristiche organolettiche della birra. Proprio questa particolare proprietà conservativa del luppolo ha favorito il trasporto, la diffusione e la conservazione della birra in tutto il mondo, anche e soprattutto nei lunghi viaggi dall'Europa alle colonie.
Nel 1845 una spedizione di due navi, guidata dal leggendario Capitano della Royal Navy britannica Sir John Franklin, salpò facendo rotta sull'Artico per finire di tracciarne le mappe e soprattutto per cercare il celebre passaggio a Nord-ovest, quella lingua di mare che unisce l'Atlantico al Pacifico nell'arcipelago artico a nord delle coste canadesi e controllare il quale vuol dire aggiudicarsi una delle vie commerciali navali più importanti del mondo. La spedizione non fece mai ritorno e sulle cause che provocarono la scomparsa di tutti i 129 uomini dell'equipaggio, pur ben attrezzati per far fronte a ogni imprevisto, aleggia tuttora un certo mistero. Presero il via a quel punto varie spedizioni di ricerca, la maggiore delle quali partì nel 1952 con cinque navi al comando dell'ammiraglio Edward Belcher. E qui torniamo a noi. Il governo britannico stesso commissionò alla più celebre brewery dell'epoca, una birra che fosse sia in grado di resistere per lunghissimi periodi in mare a quelle temperature, sia di fornire all'equipaggio una salutare fonte di nutrizione. Se sicuramente non era una novità il fatto che quella che oggi consideriamo una bevanda ricreativa, al tempo fosse addirittura sostituita al cibo come fonte d'apporto di sostanze nutrienti, certamente nuova fu la ricetta sperimentata dalla Allsopp & Sons per questa birra: la Allsopp's arctic ale. Grandi quantità di malto che fermentando avrebbe prodotto zuccheri e mantenuto un'elevata gradazione alcolica, per nutrire e "riscaldare" e molto luppolo affinchè la Arctic potesse resistere tutto l'interminabile viaggio. Ebbene non molto tempo fa una bottiglia originale di questa birra, ancora piena e col tappo ancora sigillato con la cera, della primissima produzione del 1852, è stata venduta a $ 503.300, poco meno di € 400.000. Scontato dire che questa è la più rara e preziosa birra esistente al mondo, oltre che in generale la bottiglia venduta al maggior prezzo in assoluto, anche perchè ha ancora un'originale etichetta metallica su cui è scritta a mano da un avvocato di Boston di inizio '900, tal Percy G. Bolster, tutta la storia della leggendaria Arctic ale e di come sia è giunta nelle sue mani.
Ora, non raccontavo questa strana e avvincente storia per arrivare a qualche conclusione, ma solamente perchè leggendone i dettagli, dentro di me pensavo che il collezionismo è certamente una gran passione, il valore storico e simbolico di una birra del genere non ha misura e presumibilmente crescerà con gli anni, ma con più di 390.000, ovvero il prezzo pagato, oggi potrei comprare qualcosa come 80.000 ottime bottiglie di ale a prezzo normale o comunque far bere ottima birra due o tre generazioni d'amici e parenti. De gustibus sì..Ma a me piace berla la birra..Cheers

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