Ce ne stiamo andando dal BiDu.
Venti minuti di sano buio in macchina e poi benvenuti nel paradiso dell’amaro. Benvenuti al Pils Pride: 12 spine tutte nostrane di sana, ottima Pils. E chi poteva ideare un evento così se non il geniale birraio che più di chiunque altro in Italia e oltre il confine, ha ridato lustro e fama a questo stile.. Proprio quell’Agostino Arioli che da tredici anni rinfresca i palati con la sua Tipopils e da qualcuno in meno con l’Extrahop..Per questo sabato e domenica al Birrificio Italiano su due banchi divisi ci sono: Levante di Statale 9, la nuova Pils del Lambrate, Pola pils di Barchessa di Villa Pola, Extrahop del Birrificio Italiano, 704 del Birrificio Lodigiano, Viaemilia del Ducato e dall’altra parte la Chiara di Cittavecchia, Oak Pils del Doppio malto, Sveva di Grado Plato, Sausa Pils del Vecchio birraio, 30ils del BiDu e ovviamente la padrona di casa, la Tipopils. Noi siamo qui sia la sera che la domenica a pranzo. Il sabato il birrificio scoppia di gente. E’ una bellezza. Ogni tanto scende anche una leggerissima pioggerella, ma con le pils ci sta bene, così mi rinfresco dentro e fuori. C’è quell’atmosfera briosa che al mondo solo un buon vino o una buona birra possono regalare. Da memorandum le parole di Agostino il giorno dopo: «Tanta gente ha bevuto 1000 litri di Pils per la pura gioia di stare insieme e di parlare di birra, semplicemente, in allegria, senza pontificare, stroncare o divinizzare». Penso che la bellezza della birra stia tutta qui, in queste parole. L’organizzazione è a puntino, la spillatura perfetta, il bicchiere sempre pieno e il menù molto invitante..Nei due giorni proverò a non attaccarmi solo alla Tipo, ma questo prevede che le altre le possano tener testa. E non è mai facile, anzi. Partiamo con una 704, una Sausa e una Levante e ancora non ci siamo..Comincio a guardare ingolosito l'ammiraglia della casa (al Macche m’hanno abituato troppo bene)..Ma ecco una degna avversaria: la Pola Pils. Rispetto alle altre ha più carattere, secca e profumata, scende benissimo. Questa vale veramente. Ma non posso fare a meno di pensare a quel profumo di lievito fresco della Tipopils..Vabbè me ne prendo una così, per tradizione, poi magari giusto un’altra..I formaggi a cena e soprattutto il kebab a pranzo erano da applausi e il pane usciva caldo a rotella, a conferma dell’ottima organizzazione. Anche la Pils del Lambrate è veramente buona, ma la classe non è acqua (la sera prima a Milano avevo bevuto una Montestella e una Ligèra da standing ovation). E’ la Viaemilia che stavolta ha qualcosa.. In bottiglia l’ho trovata spesso alla grande, ma stavolta proprio non è lei. Proviamo anche l’altra padrona di casa, un’Extrahop sempre buona, ma con un luppolo che mena sicuramente meno di altre volte e poi la 30ils di Beppe e la Sveva di Sergio Ormea. Purtroppo dopo pranzo dobbiamo riprendere le vie per l’Urbe, lasciando la pace di questi posti, l’atmosfera allegra del birrificio, l’ottima compagnia e tutte queste Pils. Prima di venire qualcuno mi chiedeva -ti fai sul serio 1000 km in due giorni per qualche bicchiere di birra..?- No amico, -1300 km in 1 giorno e mezzo per passione-. Ed è tutt’altra cosa..