Son quelle cose che oltre alla panza ti gonfiano anche il morale..
All'alba scende giù ancora di brutto. Che gran primavera..
La squadra è di quelle cazzute però e senza criterio: veloce consulto e conferma scontata. Se lo tengano l'anticiclone.
Partenza in nove, dodici all'arrivo. Giornata grandiosa,tutto qui.
E idea geniale quella di Leo. Se la birra è gioviale e conviviale,i pedali stimolano e compattano ancora di più.
Al primo stop ti dai un cinque,all'ultimo le chiavi di casa.
Ti godi la città e gli angoli nascosti,in compagnia.
Ti servono sei menti per gonfiare una gomma e buone dosi di lucidità e creatina per sfuggire sotto al diluvio alla furia dei crociati che sui pullman canarino vanno a caccia di pagani su due ruote.
Merci beaucoup agli amici che in tutti i locali ci hanno accolto,come sempre,a braccia aperte.
Se il Presidente permette,ringraziandolo per l'immeritato primo posto in passerella,rilancio un paio di podi:
- Miglior risultato conseguito: costretti a scendere per cena giù ai piani nascosti del Macche,aver messo in fuga,solo per l'odore e le urla,una coppietta felice che credeva d'aver pensato alla sala più soliaria di Roma per un pò d'intimità.
- Miglior momento: lo sguardo omicida del Turco al -Mi scusi,signore,mi farebbe passare- di una puella seduta accanto a lui per una festa di 18 anni.
- Miglior performance estemporanea: Leo che sbrocca e si lancia a pelle di tigre dalle gradinate del 4:20 per fare stage diving sulle folle adoranti e dondolanti lì sotto.
Pioggia e fatica non sono proprio esistite. Restano solo postumi e un gran sorriso da ebete.