L'autunno è una stagione così particolare. Da un lato si ripensa alle vacanze ormai lontane e si guardano, ancor più lontane, le prossime occasioni di svago a Natale. Dall'altro con i suoi colori, profumi e sapori è una stagione che sa regalare grandi soddisfazioni, in campo enogastronomico. E la regina è lei, la castagna. Un tempo era definito il "pane dei poveri" per via delle sue notevoli proprietà nutritive, oggi è un frutto costoso e ricercato che si presta a ogni possibile utilizzo in cucina. E l'estro dei nostri birrai non poteva certamente farsi sfuggire l'occasione di creare uno stile del tutto nuovo, del tutto italiano. Quelle alle castagne sono birre che o si odiano o sia amano. Il sapore è particolare, l'impronta aromatica troppo caratteristica per suscitare interesse in chi non ama già questo frutto. In queste prime giornate di freddo, in attesa dell'inverno, vale veramente la pena di provare qualche birre alle castagne in una delle numerosissime varianti in cui vengono prodotte (tra le varie ricordo la Strada San Felice di Grado Plato, Bastarda doppia di Birra Amiata, Palanfrina di Troll, Balù di Almond 22, Nivura di Scarampola, CastagnAle del Borgo, Monfenera di Barchessa di Villa Pola, Birolla del Birrificio di Como, Bastarnà di montegioco, Petrognola alle castagne e una delle varie Beltaine).
1 novembre 2009
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